Isole Eolie: un arcipelago da esplorare in barca a vela

Ogni isola ha una voce diversa: alcune sussurrano, altre cantano, altre ancora bruciano come il vulcano al tramonto. Navigarle significa imparare ad ascoltare il vento, il mare, il silenzio.

Qui ho trovato un ritmo che somiglia al respiro, fatto di lentezza, di luce e di mare salato sulla pelle. Le Eolie non si visitano soltanto: si vivono, si attraversano, si imparano.

Per me sono casa, ma anche maestre: mi ricordano ogni giorno che la libertà non è lontananza, è appartenenza al mare che cambia e ti cambia.

Mappa delle isole Eolie


Le Isole Eolie, sette sorelle di vento e fuoco

Sette isole, sette personalità diverse, unite dal respiro del mare e dal profumo di zolfo e capperi. Le Eolie sono un arcipelago di contrasti: vulcani e scogliere, villaggi silenziosi e porticcioli vivaci, acque trasparenti e paesaggi lunari. Navigarle è come sfogliare un atlante di emozioni: ogni isola racconta una storia, un ritmo, un modo di vivere il Mediterraneo.

La scelta dell'itinerario

Insieme sceglieremo la rotta, meteo permettendo, decidendo giorno per giorno dove dirigere la nostra prua. A volte, potremo anche scegliere di dedicare due giorni a una singola isola, per esplorarla con calma e coglierne la vera essenza.

Nei pressi dei paesini sarà possibile scendere a terra per una passeggiata, una cena vista mare o semplicemente per godersi l'atmosfera eoliana.

Le Isole Eolie offrono esperienze straordinarie, ma come in ogni viaggio, è importante scegliere cosa vivere davvero: non tutto, e non di corsa. Meglio lasciarsi guidare dal mare e dal ritmo lento, per un tour autentico, rilassato e indimenticabile.

Lipari, il cuore vivo dell'arcipelago

Lipari è la più grande e la più vivace delle Eolie, il centro da cui tutto parte e a cui tutto ritorna.

Lungomare a Canneto, Lipari

Le sue case bianche si arrampicano sulla rocca del castello, mentre il porto brulica di vita, pescatori, viaggiatori e barche che ondeggiano leggere. Qui si respira un'energia autentica, tra il profumo di granite al limone e gelsi.

L'entroterra è vario ed interessante, Lipari merita anche del tempo trascorso a terra. Andando verso Quattrocchi o Acquacalda si è accolti dal silenzio del mare e dai colori intensi delle scogliere di pomice. Sul versante di Ponente è possibile ammirare un bellissimo tramonto dalle Tenute Castellaro. A sud un panorama mozzafiato dal Belvedere dell'Osservatorio

Lipari sentiero fra le cave

Lipari in barca a vela

  • Cave di pomice
  • Spiaggia del Gabbiano
  • Cala Sciabecca
  • Grotta azzura
  • Grotta del corvo
  • Vallemuria
  • Le formiche
  • I Faraglioni
  • Praia Vinci

La costa di Lipari regala una moltitudine di baie e calette, più o meno conosciute. Le antiche cave di pomice offrono uno spettacolo unico: acque tra le più cristalline e di un azzurro intenso, rese così dalla sabbia bianca di pomice.

La Spiaggia del Gabbiano, accessibile solo da terra, regala uno scorcio mozzafiato su Salina, Panarea e Stromboli.

Costeggiando il versante di Ponente fino a raggiungere l'estrema punta a sud dell'isola si susseguono una serie di calette accessibili solo dal mare.

Lipari torricelle dall

Cala Sciabecca, poco conosciuta, incastonata nel canale tra Lipari e Salina. Grotta Azzurra e Grotta del Corvo, piccole ma ricche di fascino e colori. Vallemuria, una delle rare spiagge ampie delle Eolie, incorniciata da alte scogliere. Le Formiche e i Faraglioni di Lipari, un piacere per gli occhi con la vista su Vulcano. Praia Vinci, una vallata che scende dolcemente fino al mare, visibile dall'Osservatorio di Lipari.

Vulcano: tra zolfo, fango e miti antichi

Vulcano

L'isola che profuma di zolfo e leggenda, dove si dice che il dio Efesto avesse la sua fucina.

Vulcano è selvaggia e affascinante, con le sue fumarole che sussurrano e le acque calde che invitano a rilassarsi.

Salendo fino al cratere, lo sguardo abbraccia l'intero arcipelago, un panorama che toglie il fiato e riempie l'anima.

Tra bagni di fango e calette nascoste, Vulcano regala un'esperienza sensoriale: la terra che fuma, l'acqua che bolle, il mare che accarezza.

Vulcano in barca a vela

  • Baia Levante
  • Spiaggia rossa (Vulcanello)
  • Punta Bandiera
  • Spiaggia Cannitello
  • Spiaggia dell'asino (Gelso)
  • Grotta Abate
  • Pietra Quaglietta
  • Grotta del Cavallo
  • Pietra Quaglietta
  • Cala Formaggio
  • Cala Ponente

Isola mistica, dai contrasti forti e dalle baie straordinariamente diverse tra loro.

Sul versante Est, la Baia Levante o delle Acque Calde accoglie geyser sottomarini, sorgenti termali e dai famosi fanghi naturali, un vero toccasana per il corpo.

A Nord-Est si trova la Spiaggia Rossa, sotto il cratere del Vulcanello: una piccola baia molto esclusiva, colorata dai riflessi rossi del ferro presente nella roccia.

Navigando verso Sud-Est, si incontrano tre splendide baie: Punta Bandiera, Cannitello e Gelso. A Gelso, un faro bianco domina il mare, accanto a un piccolo pontile: qui è possibile fare una passeggiata romantica e cenare in uno dei due ristoranti locali.

Ancoraggio a Vulcano, spiaggia del Cannitello

Sul lato di Ponente, la celebre e suggestiva Grotta dell'Abate invita all'avventura: ci si può addentrare all'interno e uscire dall'apertura opposta, in un percorso magico.

Subito dopo, Pietra Quaglietta e la vicina Grotta del Cavallo offrono panorami spettacolari, mentre Cala Formaggio regala acque limpide e una vista straordinaria su Alicudi e Filicudi.

Infine, le celebri Spiagge Nere di Cala Ponente: un paesaggio lunare, scuro e brillante, dove il mare incontra la potenza del vulcano. Da qui parte la salita verso il Gran Cratere, un'esperienza che toglie il fiato.

Salina, l'isola verde

Salina è la più rigogliosa delle Eolie, un giardino sospeso tra due montagne gemelle.

I suoi pendii verdi, e i resti degli antichi terrazzamenti, raccontano di una terra generosa e laboriosa.

A Lingua il tempo rallenta davanti a un piatto di pane cunzato e un mare immobile; a Pollara il tramonto infiamma la scogliera dove il sole si tuffa piano, lasciando dietro di sé un silenzio pieno di luce.

Salina è l'isola dell'armonia: elegante, accogliente, un rifugio per chi cerca autenticità e respiro.

Salina dal mare

Salina in barca a vela

  • Santa Marina
  • Lingua
  • Punta Brigantino
  • Rinella
  • Pollara
  • Capo Faro

Salina meriterebbe sicuramente una giornata a terra: è l'isola più verde, ricca di paesini e borghi dell'entroterra, autentici e accoglienti.

Ma anche il suo mare non è da meno: già davanti il porto turistico di Santa Marina, nel tratto di costa fino alla Località di Lingua, si susseguono numerosi ancoraggi dove fare il bagno e da cui avere facile accesso a terra.

A sud troviamo Punta Brigantino e Rinella, un paesino sul mare incastonato nella roccia da visitare anche via terra, percorrento un gradevole sentiero.

A Ponente la baia di Pollara (la baia del "Postino"), celebre per i tramonti che incendiano la scogliera.

Sul versante Nord-Est, a sud di Capo Faro piccole baie e calette tranquille invitano a nuotare in silenzio, tra acque limpide e profumo di capperi.

Ancoraggio di Salina - colori di Capo Faro

Panarea: piccola, chic e sorprendentemente selvaggia

La più mondana delle Eolie non smette mai di stupire.

Dietro il bianco delle case e le bouganville che esplodono sui muri, Panarea nasconde sentieri di pietra lavica per gli amanti del trekking e calette raggiungibili solo dal mare.

Colori e profumi di Panarea

È un'isola piccola ma intensa, dove ogni dettaglio profuma d'estate. Con il sale sulla pelle e un aperitivo con vista su Stromboli, Panarea è la regina discreta del glamour mediterraneo, ma conserva un'anima semplice e marina.

La vista sugli isolotti è spettacolare al tramonto, in attesa del giorno dopo per un bagno fra i segreti gayser sottomarini di Lisca Bianca...

Panarea in barca a vela

  • Cala Yunco
  • Cala Zimmari
  • Scoglio del Sorcio
  • Scoglio la Nave
  • Basiluzzo
  • Lisca Bianca
  • Bottaro
  • Dattilo

Piccola ma sorprendentemente ricca di calette e ancoraggi fra isolotti disabitati e scogli.

Vista su Stromboli e sugli isolotti da Panarea

Tra i più belli a sud, Cala Junco, riserva naturale dal fascino primordiale, Cala Zimmari, Cala del Sorcio; a nord-ovest lo Scoglio la Nave, in un contesto mozzafiato contornato da falesie a strapiombo sul mare turchese e smeraldo.

Al largo sul versante est si estende il microarcipelago costituito dagli isolotti di Basiluzzo, Dattilo, Lisca Bianca, Bottaro e gli scogli di Lisca Nera e Formiche. Tra lisca Bianca e Bottaro, i famosi gayser sommersi, dove galleggiare in un "esotico" mare fra migliaia di bollicine che salgono dal fondo.

Si tratta dei frammenti di roccia della "distrutta" Panarea, resto di un antico vulcano ormai sommerso...

Stromboli: il respiro del fuoco

Qui la terra fuma, il mare brilla e la notte si accende di rosso.

Stromboli è pura energia: un vulcano vivo che parla il linguaggio primordiale della terra e del fuoco.

Emissioni di fumo dal cratere di Stromboli

Chi arriva dal mare riconosce subito i contrasti dell'isola: il paesaggio selvaggio della Sciara del Fuoco, che dal cratere attivo degrada fino al mare, e i piccoli borghi bianchi che si affacciano sul blu profondo.

Stromboli è un'isola che mette alla prova e incanta, dove ogni passo ricorda la forza della natura e la sua bellezza indomabile.

Stromboli fumante

Stromboli in barca a vela

Poche baie, ma un'emozione unica. Navigare al largo della Sciara del Fuoco, dove la lava scende fino al mare in un eterno spettacolo naturale, regalerà un'immagine che resterà per sempre impressa nei ricordi.

L'isola ha due centri abitati non comunicanti via terra: Stromboli e Ginostra, entrambi affascinanti nella loro semplicità e nel contrasto tra il nero della sabbia vulcanica e l'azzurro intenso del mare.

Scorcio del centro abitato di Stromboli

La Sciara vecchia, a sud dell'isola, in prossimità di Ginostra, offre un contesto magico per un bagno indimenticabile.

Filicudi e il fascino dell'antico silenzio

Filicudi è un'isola che sembra sospesa nel tempo.

Le sue case sparse tra la montagna e il mare raccontano storie di pescatori, venti e solitudini luminose.

Le grotte marine, come quella del Bue Marino, e i faraglioni scolpiti dal mare rendono la navigazione un piccolo rito d'avventura. Filicudi conquista con il suo ritmo lento e la sua autenticità: è un luogo per chi ama ascoltare il mare più che parlarne.

Filicudi in barca a vela

  • La Canna
  • Grotta del Bue Marino
  • Pecorini a mare
  • Capo Graziano
  • Filicudi Porto

Filicudi è l'isola del silenzio e del vento, dove la natura regna incontrastata. Le sue coste sono un susseguirsi di scogliere, grotte e calette dal fascino primordiale.

Al largo, a sud-est dell'isola si staglia lo scoglio La Canna, un imponente faraglione di basalto a forma di colonna, alto oltre 70 metri, simbolo dell'isola.

Filicudi - scoglio la canna

Lungo il versante sud, si incontra la Grotta del Bue Marino, un capolavoro naturale dove l'acqua assume sfumature cobalto e turchesi.

Proseguendo lungo la costa sud con prora a est, compare Pecorini a Mare, un piccolo borgo di pescatori dove il tramonto si accompagna a un calice di Malvasia.

A sud-ovest l'ancoraggio di Capo Graziano, antica area archeologica e luogo perfetto per lo snorkeling e il trekking panoramico.

Oltrepassando Capo Graziano, proseguendo verso nord, si apre la baia di Filicudi Porto, il secondo centro abitato dell'isola, dove attraccano navi e aliscafi in un bellissimo contesto naturale.

Filicudi è un luogo per chi cerca autenticità: il tempo sembra rallentare, e ogni sguardo si perde tra terra selvaggia, mare e cielo.

Alicudi, dove finisce il tempo

Angoli di Alicudi

Alicudi è la più remota, la più pura, la più essenziale delle sette sorelle.

Niente auto, poche case, niente strade, solo gradini di pietra e il profumo del timo selvatico.

Qui si vive come una volta, tra terra, mare e cielo, dove il silenzio non è assenza ma presenza. È un'isola per chi cerca l'essenza del viaggio: la lentezza, l'ascolto, la libertà assoluta.

Uno sguardo da Alicudi

Alicudi in barca a vela

Alicudi è l'isola più remota e selvaggia dell'arcipelago, un mondo sospeso nel tempo. Senza strade asfaltate né locali rumorosi, si sale e si scende solo per antiche mulattiere in pietra, tra fichi d'india, ginestre e il profumo del mare.

Le sue spiagge, per lo più di ciottoli scuri, si aprono tra scogliere verticali e acque incredibilmente trasparenti.
Bazzina, con le sue acque smeraldo e la vista su Filicudi. Punta Galera, selvaggia e maestosa.

Le immersioni nei fondali di Scoglio della Palumba, dove il mare racconta storie antiche di marinai e vulcani.

Alicudi è silenzio, pace e contemplazione: un rifugio per chi vuole perdersi nella purezza della natura e ritrovare se stesso.